mercoledì 17 novembre 2010

L'origano

NOME SCIENTIFICO:
Origanum vulgare 
 
L'origano è un'erbacea perenne rustica che a maturità diviene semiarbustiva ed è sempreverde nei luoghi ove il clima è mite.

Fusto da una base legnosa dal portamento prostrato, si sviluppano i tipici fusti a sezione quadrangolare e di
colore verde rossastro che possono superare il mezzo metro di altezza; alcuni di essi portano solo foglie, mentre altri sostengono l'infiorescenza.
Le foglie dell'origano sono molto aromatiche e profumano di pepe, il loro colore è un bel verde intenso, la forma ovale, con l'apice appuntito.
Di colore rosa o bianchi i fiori appaiono in estate e sono raccolti in pannocchie tondeggianti poste in cima agli steli. Le infiorescenze diffondono un profumo intenso che impregna l'aria e attira le api, sono inoltre cibo gradito dagli uccelli.
HABITAT:
L'origano cresce spontaneo sulle colline dei paesi mediterranei, lungo le siepi e nelle radure boschive ben soleggiate, fino a circa 2000 metri d'altitudine. Predilige un terreno asciutto, sassoso, calcareo.
ESPOSIZIONE:
Generalmente quest'erba ama una posizione calda e soleggiata, ove acquista maggior aroma, ma le varietà con foglie variegate o arricciate desiderano la mezz'ombra, e seccano se esposte al sole pieno.
RIPRODUZIONE:
La moltiplicazione dell'origano può avvenire per divisione dei cespi, per talea o eventualmente per semina: tutte queste operazioni vanno effettuate in primavera inoltrata, quando la temperatura è stabile e decisamente mite. Se si sceglie di seminare è bene sapere che i semi non vanno ricoperti, ma solo pressati nel terreno, e che la germinazione può richiedere molto tempo.
CRESCITA:
Ogni pianta desidera avere tutt'attorno circa una trentina di centimetri di spazio libero. E' consigliabile non concimare troppo il terreno: si otterrebbe un cespo molto sviluppato, ma poco aromatico. L'origano si adatta alla coltivazione in vaso.
RACCOLTA:
Le foglie si raccolgono, a seconda delle necessità, in ogni stagione, ma, se si devono conservare, il momento migliore per raccoglierle è prima che si aprano i fiori. Le sommità fiorite vanno invece colte tra giugno e agosto, nel momento in cui la maggior parte dei fiori è schiusa. Gli steli vanno tagliati una quindicina di centimetri al di sotto dell'infiorescenza, dove sono ancora verdi e non legnosi.
CONSERVAZIONE:
I rametti devono essiccare all'ombra, in luogo ventilato, così facendo l'aroma, anziché perdere forza, si intensificherà.
 

IN CUCINA:
Il sapore dell'origano è tipico della cucina mediterranea: si usa, mescolato spesso con l'aglio, per insaporire pizze, pomodori, uova, carni e formaggi. Se si desidera comunicare ai cibi arrostiti solo un leggero profumo si possono bruciare rametti di origano sul barbecue.
BELLEZZA:
Un infuso di quest'erba aggiunto all'acqua del bagno ha potere rilassante; usato per lavare i capelli li rinforza.
SALUTE:
Con l'origano, le cui proprietà terapeutiche erano conosciute e apprezzate già dagli Egizi, si fanno infusi per curare la tosse, le emicranie di origine nervosa, i disturbi dello stomaco, la depressione malinconica e il mal di mare. Un impiastro di origano allevia i dolori del torcicollo e esercita un'azione antinfiammatoria.
CURIOSITA':
Il nome di questa pianta deriva dalla lingua greca ove "oros ganos" significa "gioia della montagna", appellativo che appare comprensibilissimo a chiunque abbia sentito i pendii di intere colline esalare il suo inconfondibile e intenso profumo. I Greci incoronavano gli sposi con ghirlande di origano, in quanto esso era ritenuto simbolo di felicità.

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