sabato 13 novembre 2010

Il timo

Il timo è un genere di  piante appartenente alla famiglia delle Lamiaceae
Il suo nome scientifico deriva dal greco forza, coraggio, che risveglierebbe in coloro che ne odorano il profumo balsamico.

Descrizione 

È una pianta a portamento arbustivo, perenne, alta fino a 40-50 cm, con un fusto legnoso nella parte inferiore e molto ramificato, che forma dei cespugli molto compatti.
Le foglie sono piccole e allungate con una colorazione variabile dal verde più o meno intenso, al grigio, all'argento, ricoperte da una fitta peluria in quasi tutte le specie.
I fiori sono di colore bianco-rosato e crescono all'ascella delle foglie in infiorescenze a spiga e sono ad impollinazione entomofila (da insetti), soprattutto ad opera delle api.
I frutti sono degli acheni.
La pianta è considerata appartenente al gruppo della "aromatiche", ha infatti in ogni parte. ma soprattutto nelle foglie e nei fiori un odore gradevole ed aromatico.

Usi 

Il timo possiede notevoli proprietà antisettivhe a livello gastrointestinale, note fin da tempi antichissimi. Costituiva, con altri oli essenziali, sostanza base usata dagli Antichi Egizi nel processo di imbalsamazione.
Fino alla fine della Prima guerra mondiale con il timo si realizzavano i disinfettanti più diffusi. È efficace nelle infezioni delle vie urinarie.
Le proprietà antibatteriche sono dovute a un fenolo, il timolo, contenuto in tutte le parti della pianta, responsabile del forte profumo.
Il timolo, come per altri fenoli essenziali, allo stato di elevata concentrazione è corrosivo e tossico.
In erboristeria il suo uso è consigliato nelle affezioni dell'apparato respiratorio quali quali tosse o asma, visto che svolge una funzione espettorante, aumentando la produzione di secreto bronchiale e facilitandone l'espulsione.
Può essere usato come infuso (tipo tè) oppure come condimento nelle pietanze; può essere usato, come il mentolo, per unirlo al tabacco da fumo, per aromatizzarlo.

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