lunedì 8 novembre 2010

Il brandy

Il brandy è il più antico distillato di vino prodotto nel mondo, conosciuto già dal XIII secolo. La sua gradazione alcolica si aggira intorno ai 40 gradi; e oltre che dall'uva, questo superalcolico può essere distillato dal succo fermentato di altri frutti, tuttavia, salvo specifiche avvertenze, il brandy è tratto dal vino d'uva.

Origine del nome 

L'etimologia della parola potrebbe derivare da un'abbreviazione dell'inglese brandywine, (a sua volta dall'olandese brandewijn, "vino bruciato"). Per alcuni invece la parola comparve per la prima volta nel Seicento in una ballata inglese che recitava: it is more fine than brandywine. Altre teorie sostengono invece la derivazione dall'antico tedesco brant ("tizzone"), voce analoga a braudr ("spada"); secondo il dizionario di Enrico Levi l'analogia tra le due parole è nel lampeggiare e vibrare propri della fiamma e della spada.

Produzione 

Per la produzione del brandy vengono usati vini prodotti con uve di trebbiano, che vengono delicatamente spremute e messe in fermentazione ad una temperatura che si aggira tra i 18° e i 22 °C. In seguito alla fermentazione avviene il procedimento di distillazione, seguito poi dalla maturazione in botti di rovere, dove il distillato affina le sue caratteristiche organolettiche.

Degustazione 

Il brandy viene abitualmente consumato in bicchieri a uovo tronco, chiamati Ballon o bicchieri a tulipano. Per esaltarne l’aroma, il bicchiere può essere scaldato con il calore delle mani.

Curiosità 

Particolare attenzione va prestata alla denominazione di brandy italiano, che si riferisce esclusivamente al distillato prodotto in Italia, con uve coltivate e vinificate nel territorio nazionale, con un periodo di invecchiamento minimo di dodici mesi e una gradazione alcolica rigorosamente superiore ai 38°.

Nessun commento:

Posta un commento