Lo Zafferano dell'Aquila DOP è un prodotto italiano a Denominazione di origine protetta e viene prodotto perlopiù nell'Altopiano di Navelli.Storia
Lo zafferano venne introdotto in Italia dalla Spagna nel XIII secolo da un monaco domenicano facente parte della famiglia Santucci di Navelli. La produzione nella Piana di Navelli è favorità dalla carsicità del terreno, che evita i ristagni d'acqua sfavorevoli alla crescita della pianta.Produzione
Il terreno viene preparato in primavera con un’aratura ad una profondità di 30 cm, con la contemporanea fertilizzazione tramite circa 300 ql/ha di letame, essendo poi vietato l’utilizzo di qualsiasi fertilizzante durante il ciclo vegetativo. La superficie viene successivamente affinata e livellata e vendono predisposti 2 o 4 solchi alla distanza di circa 20 cm per ospitare i bulbi.
Le prime foglie filiformi spuntano con le prime piogge di settembre, con uno sviluppo fino anche ai 40cm. I fiori hanno sei petali di colore roseo-violaceo, con tre filamenti rosso scarlatto che rappresentano la parte femminile e tre antere gialle che rappresentano la parte maschile.La raccolta dei fiori avviene attorno alla seconda quindicina di ottobre prima della loro schiusa all’alba. Alla loro sfioritura una volta portati al coperto, vengono asportati gli stimmi che, sistemati su un setaccio, sono messi sulla brace di legna di mandorlo o quercia per la tostatura.













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