martedì 30 novembre 2010
La carne
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Cucina
lunedì 29 novembre 2010
I lieviti
I lieviti sono organismi unicellulari appartenenti al regno dei funghi. Sono state catalocate più di mille specie di lieviti, alcune sono comunemente usate nella produzione degli alimenti, per lievitare il pane e far fermentare le bevande alcoliche, ma anche per produrre i derivati della soia come la salsa di soia e il tempeh. |
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Cucina
Mozart per la maturazione di banane
Il giornale Japan Times ha riportato qualche giorno fa la storia di una compagnia giapponese che diffonde musica di Mozart nelle proprie celle di maturazione per le banane, dichiarando che ciò contribuisce all'ottenimento di frutti più dolci.
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Informazione
domenica 28 novembre 2010
L'alimentazione nell'antico Egitto
La dieta di base della popolazione era molto semplice. Pane e birra erano il cibo e la bevanda più usate e costituivano anche la paga con cui i faraoni compensavano gli operai, dato che il denaro non esisteva. Pare che ci fossero circa trenta o quaranta tipi di pane con diverse forme, triangolare, rotonda ovale ecc, e ingredienti, orzo, farro, frumento, ecc.
Resti di pagnotte mummificate sono stati trovati in diverse tombe, come quella di Mentuhotep II a Deir el-Bahari.
Resti di pagnotte mummificate sono stati trovati in diverse tombe, come quella di Mentuhotep II a Deir el-Bahari.
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Alimentazione
sabato 27 novembre 2010
Loretta Fanella: Il sottobosco
Giovane ma già affermato ingegno della pasticceria da alta ristorazione, che sa coniugare al meglio arte e raffinata pasticceria. Già molte le esperienze stellate nel suo curriculum. Dopo il diploma ha lavorato per 2 anni a Verona nel ristorante di Fabio Tacchella, e poi in CAST Alimenti come assistente. Nel 2002 approda da Cracco-Peck a Milano, diventando responsabile pasticceria. In Spagna ha lavorato per 3 anni come responsabile di produzione per la pasticceria da El Bulli, dei fratelli Albert Ferran Adrià.
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Ricette
Il Calamaro
Il calamaro ( Loligo vulgaris ) è un mollusco carnivoro appartenente alla famiglia dei cefalopodi; ha una forma lunga ed affusolata è di colore grigio-rosa, con dei puntini sul dorso; anteriormente presenta una bocca di piccole dimensioni, intorno alla quale si diramano dieci braccia. Due di queste, dette tentacoli, sono dotate di ventose e vengono utilizzate per cacciare prede che, una volta catturate, per mezzo delle braccia vengono portate alla bocca, dotata di due mandibole possenti.
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Cucina
Claudio Sadler: Ricci di mare con spuma di cavolfiore, salmone affumicato in casa, caviale rosso all'aceto di lamponi
“Il primo decennio l’ho trascorso all’Osteria di Porta Cicca: una piccola trattoria sull’altro naviglio, che piano piano abbiamo trasformato in
ristorante, fino a ottenere la prima stella nel 1992. Nel 1996 ci siamo trasferiti in via Conchetta, dove siamo rimasti per altri 10 anni,
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Ricette
venerdì 26 novembre 2010
Il Ketchup
Il ketchup è una salsa di origini orientali: il nome deriverebbe, infatti, dalla parola malese kecap, una salsa a base di pesce azzurro macerato e fermentato, oppure dalla fusione delle parole persiane ket e siap (che in sostanza significherebbe "salamoia di pesce"). Ottima per condire patatine fritte e usata per fare la salsa rosa assieme alla maionese.
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Cucina
L'aglio di Resia
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Prodotti
giovedì 25 novembre 2010
Il Broccolo di nuova generazione: Bimi
Gli si può attribuire il termine "supervegetale" dato che unisce le caratteristiche nutrizionali dei due prodotti, elevando però il contenuto di elementi essenziali per l'organismo.
Contiene zinco, acido folico, antiossidanti, vitamina C, glucosinato. Pare che nessun’altra verdura abbia un potere nutrizionale tanto elevato relativamente a questi nutrienti specifici.
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Informazione
Oggi parliamo di : Bruno Ferrari
Oggi parliamo di : Bruno Ferrari , nato a Guardiagrele il 3 luglio 1981 fin da piccolo si capì che il suo destino era legato alle padelle e hai fornelli . Essendo abruzzese si iscrisse senza esitazioni nella famigerata scuola alberghiera di Villa S.Maria. Da lì iniziò il suo percorso per quello che poi diventarà la sua vita e la sua passione . Inizialmente lavorò in molti locali anche come cameriere per via di poche opportunità di lavoro. Arrivato alla maggiore età gli venne offerta una vera è propria opportunità lavorativa presso un ristorante locale come "commis" di cucina. Ma dopo soli due anni diventò "sous chef". Gli anni passarono in fretta...... e come " il ragazzo della via Gluk " ne ha fatta di strada . Articoli di giornale, locali e poi nazionali (IL CENTRO, CORRIERE DELLA SERA ,ecc.), dalla "Federazione Italiana Cuochi "come chef più giovane e creativo d'Italia, contattato dalla RAI , prestigiosi hotel e ristoranti
ed infine, con i suoi soli 22 anni, aprì un locale nella sua stessa città
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Informazione
Guida Michelin 2011
Ieri c'è stata la presentazione della Guida Michelin 2011 all'hotel Principe di Savoia a Milano. Di seguito verranno elencati i ristoranti stellati che compaiono nella guida per il 2011.
I principi di questa guida gastronomica sono:
I principi di questa guida gastronomica sono:
- La visita anonima: per poter apprezzare il livello delle prestazioni offerte ad ogni cliente, gli ispettori verificano regolarmente ristoranti ed alberghi mantenendo l'anonimato. Questi pagano il conto e possono presentarsi per ottenere ulteriori indformazioni
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Informazione
mercoledì 24 novembre 2010
I distillati
Un distillato (o acquavite) è un prodotto alcoolico derivante dalla distillazione di un fermentato, generalmente di origine vegetale. Le due materie prime inizialmente distillate sono il vino e le vinacce (buccia dell'uva).
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Bar
I batteri trasformatori
Il ricercatore olandese Jean-Paul Meijnen e i suoi colleghi sono riusciti nell'impresa di "allenare" i batteri, adattandone lo schema di alimentazione, a convertire efficacemente tutti i principali carboidrati presenti in ortaggi, frutta e scarti di potatura in prodotti "verdi" ad elevato valore aggiunto come le bioplastiche.
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Informazione
martedì 23 novembre 2010
Guarda quei due!
Da oggi il blog Mondo Cucina acquista un collaboratore assai prezioso: Andrea Napolitano.
Abbiamo frequentato entrambi negli stessi anni l'Istituto Alberghiero di Villa Santa Maria, la famosa patria dei cuochi d'Italia. Un ragazzo con cui ho condiviso momenti professionali, di divertimento e di studio; per meglio dire di "momenti professionali con uno studio da divertimento" dato che cercavamo di trovare a scuola ogni scusante per poter fare cucina, che ci dava leggerezza anche nell'affrontare quelle materie di teoria generale un pò pesanti dato che, anche se utili per la nosta vita sociale, avevano pochi argomenti riguardanti la nostra passione: la cucina.
"Salve a tutti amici di Mondo Cucina.
Per chi non mi conosce posso dirvi che sono un carissimo amico di Angelo .
Mi chiamo Andrea Napolitano è sono un cuoco proprio come Angelo e con la stessa passione per il mondo della cucina. Io ed angelo ci siamo conosciuti molti anni fa quando entrambi entrammo nella scuola alberghiera di Villa S.Maria (CH) I.P.S.S.A.R. G. Marchitelli , la scuola più rinomata d'italia per aver sfornato alcuni dei cuochi più bravi nel mondo . Seduti tra quei banchi passavano gli anni e in noi accresceva sempre più la voglia di scoprire di imparare cosa nuove , così come lo facciamo oggi. Ora di nuovo insieme su questo blog per far conoscere a tutti il meraviglioso mondo della cucina in tutte le sue piccolezze, particolarità e segreti.
Dopo questa premessa io ed il mio collega/amico vi ringraziamo per le vostre visite e vi auguriamo una buona conoscenza sul Mondo Cucina .
Cordiali Saluti Andrea Napolitano"
Abbiamo frequentato entrambi negli stessi anni l'Istituto Alberghiero di Villa Santa Maria, la famosa patria dei cuochi d'Italia. Un ragazzo con cui ho condiviso momenti professionali, di divertimento e di studio; per meglio dire di "momenti professionali con uno studio da divertimento" dato che cercavamo di trovare a scuola ogni scusante per poter fare cucina, che ci dava leggerezza anche nell'affrontare quelle materie di teoria generale un pò pesanti dato che, anche se utili per la nosta vita sociale, avevano pochi argomenti riguardanti la nostra passione: la cucina.
"Salve a tutti amici di Mondo Cucina.
Per chi non mi conosce posso dirvi che sono un carissimo amico di Angelo .
Mi chiamo Andrea Napolitano è sono un cuoco proprio come Angelo e con la stessa passione per il mondo della cucina. Io ed angelo ci siamo conosciuti molti anni fa quando entrambi entrammo nella scuola alberghiera di Villa S.Maria (CH) I.P.S.S.A.R. G. Marchitelli , la scuola più rinomata d'italia per aver sfornato alcuni dei cuochi più bravi nel mondo . Seduti tra quei banchi passavano gli anni e in noi accresceva sempre più la voglia di scoprire di imparare cosa nuove , così come lo facciamo oggi. Ora di nuovo insieme su questo blog per far conoscere a tutti il meraviglioso mondo della cucina in tutte le sue piccolezze, particolarità e segreti.
Dopo questa premessa io ed il mio collega/amico vi ringraziamo per le vostre visite e vi auguriamo una buona conoscenza sul Mondo Cucina .
Cordiali Saluti Andrea Napolitano"
L'alimentazione nell'antica Roma
Alcuni anziani seguivano l'ordine dei tre pasti perché così avevano loro consigliato i medici come a Plinio il vecchio sempre molto frugale e a Galeno che prendeva un jentaculum verso l'ora quarta. I soldati siaccontentavano di un prandium verso mezzogiorno.
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Alimentazione
lunedì 22 novembre 2010
La bistecca alla fiorentina
La bistecca alla fiorentina è un taglio di carne di vitellone che, unito alla specifica preparazione, ne fa uno dei piatti più conosciuti della cucina toscana. Si tratta di un taglio alto comprensivo dell'osso, da cuocersi al sangue sulla brace o sulla griglia.
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Cucina
Il Panettone: storia e tradizione
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Cucina,
Informazione
Fabrizio Galla: Omaggio a Mondrian
« Cosa voglio esprimere con la mia opera? Niente di diverso da quello che ogni artista cerca: raggiungere l'armonia tramite l'equilibrio dei rapporti fra linee, colori e superfici. Solo in modo più nitido e più forte. » | |
(Piet Mondrian) |
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Ricette
Il pomodoro: l'oro rosso degli Aztechi
Tutte le parti verdi sono tossiche, in quanto contengono solanina, un glicoalcaloide steroidale, che non viene eliminato nemmeno per mezzo dei processi di cottura.
Il frutto maturo è invece ricco di principi nutritivi seppure a basso contenuto calorico, ed è comunemente utilizzato a scopi
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Cucina
domenica 21 novembre 2010
Il sedano nero di Trevi
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Prodotti
sabato 20 novembre 2010
L'Abruzzo in 4 sapori

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Ricette
Gli alimenti antiossidanti
Nel corso dei numerosi processi metabolici una piccola quantità di ossigeno dà origine a molecole chimicamente molto reattive a causa della
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Alimentazione
Davide Scabin: Crema di piselli con tonno di coniglio, animelle, burrata e caviale
Il suo ristorante è un'installazione dentro una installazione, situato dentro il giardino del museo del Castello di Rivoli.
Classe 1965, Scabin continua a collezionare riconoscimenti a livello internazionale. È di quest'anno, tra gli altri, il premio delle Tre Forchette del Gambero Rosso. Creativo ed ingegnoso, all'ultima edizione de Lo Mejor de la Gastronomia di San Sebastian ed all'ultima di Identità Golose a Milano, ha presentato il suo SSS, "Scabin Saly System", un design di sistema per il controllo del gusto primario, il sale, un vero e proprio metodo di design culinario.
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Ricette
La pedana
Si può pensare che gli strumenti fondamentali per un Barman siano quelli che si trovano visibili sul banco. In verità, altre componenti posso fare veramente la differenza durante il lungo servizio al Bar.
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Bar
venerdì 19 novembre 2010
Farina di semi di carruba
E' un'idroccolloide ricavato dalla decorticazione e macinazione calibrata dei semi del Carrubo (Ceratonia siliqua), una pianta della famiglia delle Leguminose, tipica dei Paesi del bacino del Mediterraneo.
L'idrocolloide (E410), denominato carrubano, è un galattomannano; la sua struttura è formata da una catena di mannosio con ramificazioni di galattosio nel rapporto 1:4. La FSC(Farina di semi di carruba) si scioglie solo a caldo e
L'idrocolloide (E410), denominato carrubano, è un galattomannano; la sua struttura è formata da una catena di mannosio con ramificazioni di galattosio nel rapporto 1:4. La FSC(Farina di semi di carruba) si scioglie solo a caldo e
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Cucina
Involtino di trota con polenta formentone e sorpresa di pomodoro, crema di farro al profumo di rosmarino e gelatina di mela con schiuma di menta
Un'altra delle mie ricette presentate al concorso "A scuola di prodotti tipici con Barga". Concorso aperto esclusivamente ai ragazzi delle scuole alberghiere, in cui il tema attinente era presentare un piatto con almeno uno dei seguenti prodotti:
-Trota Fario
-Farina di Neccio (Castagne)
-Farro della Garfagnana
-Farina di mais "Formenton 8 file"
Nella ricetta inclusi tutti i prodotti elencati e fui selezionato tra i 6 finalisti nazionali per la finale nel 2008. La mia scuola, priva di fondi, non mi fece gareggiare nella finale che, ovviamente, persi per la mancata presenza.
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Ricette
La qualità delle sagre peggiora
La qualità delle sagre va peggiorando: gli italiani chiedono l'applicazione del 'Manifesto delle Sagre autentiche'. Lo rivela, come si legge in una nota, un sondaggio lanciato da "Italia a Tavola" e 'Oliovinopeperoncino', secondo cui la maggioranza dei votanti, un migliaio, è stata concorde nel rilevare il peggioramento delle sagre e nel chiedere che si applichi il Manifesto delle Sagre autentiche in cui "venivano indicate le 7 regole a cui una Sagra si deve attenere".
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Informazione
giovedì 18 novembre 2010
Le alghe marine in cucina
Per approfittare della ricchezza gustativa delle alghe la cosa migliore da fare è quella di avere un approccio progressivo, iniziando con le alghe in fiocchi sia per profumare una salsa o di usarla in una zuppa o in un omelette al posto di prezzemolo o cerfoglio.
Per la prima volta che si utilizzano le alghe in cucina, quindi, è consigliabile usarne piccole quantità, così da abituarsi ad apprezzare questi nuovi sapori. Nel giro di poco tempo si ha la gioia di constatare di aver inserito nuovi (e deliziosi per chi se ne intende) nella vostra cucina. Poi si può aumentare progressivamente la quantità, fino ad arrivare ad assumere anche
Per la prima volta che si utilizzano le alghe in cucina, quindi, è consigliabile usarne piccole quantità, così da abituarsi ad apprezzare questi nuovi sapori. Nel giro di poco tempo si ha la gioia di constatare di aver inserito nuovi (e deliziosi per chi se ne intende) nella vostra cucina. Poi si può aumentare progressivamente la quantità, fino ad arrivare ad assumere anche
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Cucina
Il "Radicchio D'Oro" 2010
L’ortaggio dà spunto e motivazione alla kermesse che viene organizzata da 12 anni. Dodici anni in cui si sono visti sul palcoscenico della sala convegni dell’albergo protagonisti di prima grandezza della vita italiana.
Premiati di grandissimo valore anche nell’edizione 2010: don Antonio Mazzi per la solidarietà, Gennaro Esposito per l’enogastronomia,
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Eventi
I sali minerali
I Sali minerali sono composti inorganici. Essi hanno un ruolo fondamentale nelfunzionamento di tutti gli organismi viventi, animali, vegetali, funghi e regni degli organismi più semplici, e per questo motivo sono detti anche minerali essenziali o più correttamente, da ogni punto di vista, elementi essenziali.
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Alimentazione
mercoledì 17 novembre 2010
Dario Ranza: Filetto di vitello arrosto con gallinacci e crudo
Chef del prestigioso hotel "Villa Principe Leopoldo",5 stelle di Lugano, in Svizzera, dove ho lavorato per 8 mesi.
Contagiato dall’amore della madre per la cucina, Dario decide di intraprendere il cammino per diventare cuoco. Dopo aver conseguito l’apprendistato lavorando presso prestigiosi ristoranti elvetici, giunge al Principe Leopoldo di Lugano. Qui, ha cercato di evolvere la sua cucina di stampo classico in una più moderna. Dario definisce la sua cucina come vera e sincera. Lavora prestando estrema attenzione alla scelta della materia prima e si ispira alla tradizione, perché, dice: “inventare al giorno d’oggi non è più possibile, mentre è possibile interpretare” creando, così, in modo spontaneo e attingendo ai saperi passati. Il suo spirito gioviale lo porta ad avere un ottimo rapporto coi giovani, cui si dedica insegnando presso la Scuola Alberghiera di Bellinzona, attività che si è sviluppata nel tempo in una vera e propria passione.
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Ricette
Gaetano Trovato: Pappardelle di semola con maialino di Cinta Senese marinato alle erbe aromatiche e mela verde

300gr. di pappardelle
200 gr. di polpa di maialino di Cinta Senese (spalla o coscio)
200 gr. di carrè di maialino di Cinta Senese
15 cl. di vino bianco
1 mazzetto di erbe aromatiche (timo, maggiorana, salvia, rosmarino)
1 spicchio d’aglio
5 cl. di olio extra vergine di oliva D.O.P. Terre di Siena
2 foglie d’alloro
2 bacche di ginepro
2 chiodi di garofano
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla
2 pomodori maturi
10 cl. di brodo di carne
50 gr. di pecorino stagionato delle Crete Senesi
1 mela verde
sale e pepe
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Ricette
La Spigola
Dicentrarchus labrax, detto Branzino (prevalentemente nelle regioni italiane settentrionali), Spigola (regioni peninsulari), Ragno (tratti della costa toscana) o Pesce lupo, è un pesce marino della famiglia Moronidae. Il nome "branzino" deriva dal veneto e lombardo bransin e cioè 'branchino': il pesce dalle branchie in vista, mentre il nome "spigola" deriva dalla spina preopercolare molto acuta e tagliente ("spigolo").
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Cucina
L'origano
NOME SCIENTIFICO:
Origanum vulgare
L'origano è un'erbacea perenne rustica che a maturità diviene semiarbustiva ed è sempreverde nei luoghi ove il clima è mite.
Fusto da una base legnosa dal portamento prostrato, si sviluppano i tipici fusti a sezione quadrangolare e di
colore verde rossastro che possono superare il mezzo metro di altezza; alcuni di essi portano solo foglie, mentre altri sostengono l'infiorescenza. Origanum vulgare
L'origano è un'erbacea perenne rustica che a maturità diviene semiarbustiva ed è sempreverde nei luoghi ove il clima è mite.
Fusto da una base legnosa dal portamento prostrato, si sviluppano i tipici fusti a sezione quadrangolare e di
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Cucina
Le cannucce
Esistono nel mercato molte varietà di cannucce tra cui: lunghe, corte, colorate, trasparenti, pieghevoli, rigide ecc.
Esistono tante forme di bicchieri perché ogni bicchiere è studiato per dare un particolare risalto a ciò che si beve asseconda dei fattori del gusto (aspro, dolce, secco ecc).
L’uso delle cannucce è limitato ad alcune tipologie di cocktails tra cui:
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Bar
Il Codex Alimentarius
La Commissione intergovernativa, cioè costituita dai governi di 173 Paesi più
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Alimentazione
martedì 16 novembre 2010
La dieta mediterranea patrimonio dell'Unesco
Spaghetti al pomodoro per tutti. Degustazione in piazza del Campidoglio di pasta, vino, frutta e verdura. Tutto prodotto dagli agricoltori italiani in occasione dell'iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale dell'umanità da parte dell'Unesco. Il primo ad assaggiare i buonissimi spaghetti preparati dalla Coldiretti è stato il sindaco di Roma: Gianni Alemanno.
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Informazione
La maionese
La maionese è una delle salse alla base della
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Cucina
La fragola: il falso frutto
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Informazione
Anguilla dei laghi della Tuscia
"... e quella faccia di là da lui più che l'altre trapunta ebbe la santa Chiesa in le sue braccia: dal Torso fu e purga per digiuno l'anguille di Bolsena e la vernaccia" (Purgatorio, XIV, 19-24).
La testimonianza più celebre è quella di Dante nella Divina Commedia che cita l'anguilla di Bolsena parlando del suo più celebre estimatore, Papa Martino IV, passato alla storia più per i
peccati di gola che non per le sue capacità di pontefice e che
La testimonianza più celebre è quella di Dante nella Divina Commedia che cita l'anguilla di Bolsena parlando del suo più celebre estimatore, Papa Martino IV, passato alla storia più per i
peccati di gola che non per le sue capacità di pontefice e che
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Prodotti
lunedì 15 novembre 2010
Il brandy cipriota
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Bar
Mister Spaghetti: l'applicazione di Android sulla cucina
grazie ad uno strumento multifunzionale.
Mr. Spaghetti è un’ applicazione realizzata da Honolulu team, il gruppo di cui fanno parte i formidabili sviluppatori di Extended Controls, e metterà a vostra completa disposizione ben 3
diversi strumenti di grande aiuto in cucina. Il primo è un vero e proprio dosatore per spaghetti, basterà infatti selezionare il numero di persone per cui state cucinando e comparirà un cerchio sul display con cui potrete regolare la
diversi strumenti di grande aiuto in cucina. Il primo è un vero e proprio dosatore per spaghetti, basterà infatti selezionare il numero di persone per cui state cucinando e comparirà un cerchio sul display con cui potrete regolare la
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Informazione
Il bar
La parola BAR ha origini incerte. C’è chi afferma che derivi dal verbo inglese to bar che significa sbarrare intendendo così la funzione del banco bar che separa l’operatore dal cliente.
Bar è anche detta quella sbarra che spesso si trova all’esterno del bancone e che può essere posta in basso per appoggiare i piedi o in alto con funzione di corrimano.
Bar è anche detta quella sbarra che spesso si trova all’esterno del bancone e che può essere posta in basso per appoggiare i piedi o in alto con funzione di corrimano.
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Bar
Alessandro Dalmasso: Acai
Base-morbida %
mandorla in polvere g 150 17,65
zucchero semolato fino g 90 14,2
zucchero moscovado g 30 3,53
uova g 220 25,88
albumi freschi g 50 5,88zucchero semolato fino g 30 14,2
banane fresche media maturazione g 280 32,94
noce moscata grattugiata q. b.
peso totale 0,850 kg 100
Mescolare nel cutter a lama fine uova, zuccheri, farina di mandorle e grattugiare un po’ di noce moscata per
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Ricette
L'aceto balsamico tradizionale di Modena
L'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena è un prodotto tradizionale della cucina di Modena, la cui produzione è documentata già in un documento del 1046, apprezzato nel rinascimento dagli estensi. È prodotto con mosti provenienti esclusivamente dalla provincia di Modena.
Attualmente questo prodotto è tutelato dal marchio di Denominazione d'Origine Protetta.
La dieta mediterranea probabile patrimonio dell'umanità
Ieri 14 novembre 2010 la delegazione del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali è partita alla volta di Nairobi (Kenya) per partecipare alla 5° Sessione di lavori del Comitato intergovernativo della convenzione Unesco sul Patrimonio immateriale dell’umanità. Spetterà al Comitato, di cui fanno parte 24 Paesi sui 132 che hanno ratificato la Convenzione Unesco sul Patrimonio immateriale dell’umanità, decidere in via definitiva se includere o meno la Dieta mediterranea tra gli elementi considerati Patrimonio unico al mondo.
"Auguro buon lavoro ai funzionari del mio Ministero che saranno impegnati in questo difficile negoziato. Sono
"Auguro buon lavoro ai funzionari del mio Ministero che saranno impegnati in questo difficile negoziato. Sono
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domenica 14 novembre 2010
Il punto di fumo
"Cos'è il punto di fumo?"
La risposta alla domanda della scora settimana è:
"La temperatura che un olio non deve mai superare, per essere utilizzato"
Ora vediamo perchè:
Se sottoponiamo un olio a un deciso innalzamento termico, per effetto della temperatura l'olio è prima idrolizzato in glicerolo e acidi grassi. La degradazione dell'olio avviene poi per trasformazione del glicerolo (con perdita di acqua) in acroleina (aldeide acrilica); tale fenomeno è visibile perché l'acroleina appare sotto forma di fumo che abbandona l'olio. La formazione di acroleina è tanto maggiore quanto più l'olio è ricco di acidi insaturi (più sensibili al calore) e determina il punto di fumo dell'olio in questione. L'acroleina è irritante per la mucosa gastrica e nociva per il fegato: la somministrazione di oli mantenuti al punto di fumo per due ore provoca un danno epatico facilmente riscontrabile.
Si noti come il processo di formazione dell'acroleina sia a due stadi; qualunque fattore inibisca all'aumentare della temperatura la scissione dei trigliceridi in glicerolo e acidi grassi ritarda il secondo stadio con formazione di acroleina.
Un esempio: la chiarificazione del burro - Ciò che complica il discorso è che il punto di fumo può variare per piccoli dettagli. Per esempio il burro italiano che ha una notevole quantità d'acqua (è infatti meno calorico degli oli) ha un basso punto di fumo (130 °C) perché l'acqua facilita l'idrolisi degli acidi grassi che diventano così liberi. Il burro francese (che invece non contiene acqua) ha un punto di fumo molto più alto e quindi può essere usato per friggere. Nel caso si usi burro italiano si può chiarificare, eliminando l'acqua e innalzando il suo punto di fumo (che arriva fino a 200 °C e quindi può essere usato per friggere). Per chiarificarlo basta metterlo in un pentolino e farlo sciogliere a bagnomaria per circa 15 minuti, senza farlo bollire. Si formano degli agglomerati di materia bianca (in gran parte caseina) che vanno eliminati filtrando il tutto con un colino a trama fitta. Il burro raffreddato si conserva poi in frigorifero.
Da cosa dipende il punto di fumo – In base a quanto detto, è molto importante conoscere il punto di fumo dell'olio che si va ad usare. È un grave errore scegliere un olio a caso in base a sole considerazioni organolettiche. Purtroppo le informazioni che circolano sono spesso inquinate da interessi commerciali o da errori grossolani (come quelle che parlano di punto di fumo dell'olio di oliva di oltre 300 °C, forse per una banale confusione fra gradi Celsius e gradi Fahrenheit; la formula di conversione è GC=5/9*(GF-32), per esempio 113 °F corrispondono a 45 °C).
Il punto di fumo dipende dal contenuto di acidi grassi liberi. Per esempio con un contenuto dello 0,04% il punto di fumo è di 220 °C, mentre con un contenuto dell'1% è di 160 °C. Poiché la raffinazione (come si vede, anche ciò che è negativo ha dei punti a suo favore!) elimina una buona parte degli acidi grassi liberi,
La miscela di oli diversi
La presenza di batteri
La presenza di sale
La durata del riscaldamento (il PF si abbassa)
Il numero di volte che l'olio è usato (il PF si abbassa)
La conservazione dell'olio (ossigeno, luce, temperatura ecc.)
Dimensione e forma del recipiente di cottura (il PF si abbassa se la padella di frittura è ampia)
La presenza di acqua (come nel burro italiano; il PF si abbassa)
La presenza di mono e digliceridi (il PF si abbassa)
La presenza di acidi grassi liberi (il PF si abbassa)
Nelle tabelle che seguono sono elencati i punti di fumo degli oli più comuni.
La risposta alla domanda della scora settimana è:
"La temperatura che un olio non deve mai superare, per essere utilizzato"
Se sottoponiamo un olio a un deciso innalzamento termico, per effetto della temperatura l'olio è prima idrolizzato in glicerolo e acidi grassi. La degradazione dell'olio avviene poi per trasformazione del glicerolo (con perdita di acqua) in acroleina (aldeide acrilica); tale fenomeno è visibile perché l'acroleina appare sotto forma di fumo che abbandona l'olio. La formazione di acroleina è tanto maggiore quanto più l'olio è ricco di acidi insaturi (più sensibili al calore) e determina il punto di fumo dell'olio in questione. L'acroleina è irritante per la mucosa gastrica e nociva per il fegato: la somministrazione di oli mantenuti al punto di fumo per due ore provoca un danno epatico facilmente riscontrabile.
Si noti come il processo di formazione dell'acroleina sia a due stadi; qualunque fattore inibisca all'aumentare della temperatura la scissione dei trigliceridi in glicerolo e acidi grassi ritarda il secondo stadio con formazione di acroleina.
Un esempio: la chiarificazione del burro - Ciò che complica il discorso è che il punto di fumo può variare per piccoli dettagli. Per esempio il burro italiano che ha una notevole quantità d'acqua (è infatti meno calorico degli oli) ha un basso punto di fumo (130 °C) perché l'acqua facilita l'idrolisi degli acidi grassi che diventano così liberi. Il burro francese (che invece non contiene acqua) ha un punto di fumo molto più alto e quindi può essere usato per friggere. Nel caso si usi burro italiano si può chiarificare, eliminando l'acqua e innalzando il suo punto di fumo (che arriva fino a 200 °C e quindi può essere usato per friggere). Per chiarificarlo basta metterlo in un pentolino e farlo sciogliere a bagnomaria per circa 15 minuti, senza farlo bollire. Si formano degli agglomerati di materia bianca (in gran parte caseina) che vanno eliminati filtrando il tutto con un colino a trama fitta. Il burro raffreddato si conserva poi in frigorifero.
Da cosa dipende il punto di fumo – In base a quanto detto, è molto importante conoscere il punto di fumo dell'olio che si va ad usare. È un grave errore scegliere un olio a caso in base a sole considerazioni organolettiche. Purtroppo le informazioni che circolano sono spesso inquinate da interessi commerciali o da errori grossolani (come quelle che parlano di punto di fumo dell'olio di oliva di oltre 300 °C, forse per una banale confusione fra gradi Celsius e gradi Fahrenheit; la formula di conversione è GC=5/9*(GF-32), per esempio 113 °F corrispondono a 45 °C).
Il punto di fumo dipende dal contenuto di acidi grassi liberi. Per esempio con un contenuto dello 0,04% il punto di fumo è di 220 °C, mentre con un contenuto dell'1% è di 160 °C. Poiché la raffinazione (come si vede, anche ciò che è negativo ha dei punti a suo favore!) elimina una buona parte degli acidi grassi liberi,
gli oli non raffinati hanno punti di fumo decisamente più bassi.
Come cambia – Alcuni fattori possono cambiare nettamente il punto di fumo (PF).La miscela di oli diversi
La presenza di batteri
La presenza di sale
La durata del riscaldamento (il PF si abbassa)
Il numero di volte che l'olio è usato (il PF si abbassa)
La conservazione dell'olio (ossigeno, luce, temperatura ecc.)
Dimensione e forma del recipiente di cottura (il PF si abbassa se la padella di frittura è ampia)
La presenza di acqua (come nel burro italiano; il PF si abbassa)
La presenza di mono e digliceridi (il PF si abbassa)
La presenza di acidi grassi liberi (il PF si abbassa)
Nelle tabelle che seguono sono elencati i punti di fumo degli oli più comuni.
Arachide | 230 |
Avocado | 270 |
Canapa | 165 |
Canola | 200-235 |
Cartamo | 265 |
Cocco | 175 |
Colza | 225 |
Cotone | 215 |
Girasole | 225-245 |
Mais | 230 |
Mandorla | 220 |
Margarina | 150 |
Nocciola | 220 |
Noce | 200 |
Oliva | 190-240 |
Palma | 240 |
Riso | 230-255 |
Sesamo | 215-230 |
Soia | 230-240 |
Vinacciolo | 245 |
Arachide | 160 |
Burro non chiarificato | 110-130 |
Burro chiarificato | 180 |
Canola | 110 |
Girasole | 110 |
Lino | 110 |
Mais | 160 |
Noce | 160 |
Oliva extravergine | 160-210 |
Sesamo | 175 |
Soia | 160 |
Strutto | 180-210 |
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L'aceto
L'aceto contiene tipicamente un volume di acido acetico compreso fra il tre e il cinque per cento; gli aceti naturali contengono anche piccole quantità di acido tartarico e acido citrico. I vini nelle botti sono particolarmente sensibili agli attacchi dei batteri ossidanti se non sigillati perfettamente o se raggiungono temperature troppo alte.
Produzione
La legislazione italiana è ferrea per quanto concerne la produzione dell'aceto.
"Per gradazione di acidità degli aceti si intende l'acidità totale espressa in grammi di acido acetico per 100 ml. di aceto e determinata secondo i metodi ufficiali di analisi." (D.P.R. 12.2.1965 n° 162, art. 1)
"L'aceto può essere imbottigliato solamente in bottiglie aventi rispettivamente la capacità di litri 2, litri 1, litri 0,500 e litri 0,250 [...]." (D.P.R. 12.2.1965 n° 162, art. 32)
In Italia "il nome di «aceto» o «aceto di vino» è riservato al prodotto ottenuto dalla fermentazione acetica dei vini che presenta:
- una acidità totale espressa in acido acetico non inferiore a grammi 6 per cento millilitri;
- un quantitativo di alcole non superiore all'1,5 per cento in volume [...]" (D.P.R. 12.2.1965 n° 162, art. 41)
Per la colorazione dell'aceto è ammesso solo l'uso della enocianina. [...]" (D.P.R. 12.2.1965 n° 162, art. 49)
"All'aceto possono essere aggiunte, mediante macerazione diretta o mediante impiego di infusi, questi ultimi nella misura massima del 5 per cento in volume, sostanze aromatizzanti naturali permesse per l'impiego alimentare dalla legislazione sanitaria.
L'aceto così preparato deve essere posto in commercio con denominazione di «aceto di vino aromatizzato» [...]." (D.P.R. 12.2.1965 n° 162, art. 50)
Gli aceti "destinati al diretto consumo o impiegati nella preparazione di alimenti o di liquidi di governo non devono contenere, per litro più di 5 milligrammi di zinco, 1 milligrammo di rame, 0,3 milligrammi di piombo, 1 milligrammo di bromo inorganico, 60 milligrammi di acido borico" e, a eccezione degli aceti di frutta "70 milligrammi di sorbitolo." (D.M. 27 marzo 1986, art. 3)
In cucina
L'aceto è comunemente usato nella preparazione di pietanze, in particolare nelle vinaigrette, e nel processo di marinatura. L'aceto è usato anche come condimento di pesce e insalata. Dal punto di vista alimentare, rientra nella categoria degli alimenti nervini, cioè eccitanti.Esempi gastronomici dell'uso di questo ingrediente sono:
- i saraghi all'aceto dell'Antica Grecia
- il brodetto romagnolo
- l'abbacchio alla cacciatora
- la scapece pugliese
- il salame con l'aceto friulano
- il sushi giapponese (aceto di riso)
Aceto di malto
L'aceto di malto è prodotto dall'orzo da maltaggio, trasformando l'amido presente nei chicchi di orzo - parzialmente germogliati e seccati - in zucchero (maltosio). Dallo zucchero si ottiene una birra tramite fermentazione alcolica, che viene poi ossidata dall'azione degli acetobatteri e tenuta ad invecchiare. Un'alternativa meno costosa, chiamata 'non-brewed condiment', è una soluzione del 4-8% di acido acetico colorata con del caramello.Inglesi e americani usano comunemente l'aceto d'orzo sul fish and chips, sui tacos messicani e sul Kim chi.
Aceto di vino
L'aceto di vino è prodotto dal vino bianco o rosso, ed è il più comune tipo di aceto in Germania, in Italia e in altri paesi europei. Come con il vino, vi è una vasta gamma di qualità. Le qualità migliori sono fatte maturare in legno per almeno due anni ed esibiscono un sapore complesso e maturo. Si producono aceti di Champagne e di Sherry dal prezzo non indifferente.Aceto di mele
Viene utilizzato per insaporire i cibi e aumentarne la digeribilità ed è diventato piuttosto popolare a causa delle sue presunte proprietà benefiche, delle doti disinfettanti e rinfrescanti e delle capacità anti infiammatorie del cavo oro-faringeo.
L'aceto di mele può a volte essere molto pericoloso per gli occhi e la flora batterica; in alcuni Paesi, infatti, ne è sconsigliato l'abuso e in Canada non ne è consentito l'utilizzo al di sopra di una determinata percentuale di acidità.
Aceto di miele
L'aceto di miele si ottiene per fermentazione dell'idromele. Di sapore acidulo, colore dorato e intenso profumo, è ricco di enzimi e sali minerali.Aceto bianco
L'aceto bianco può essere prodotto dall'ossidazione di una bevanda distillata. In alternativa, può essere nient'altro che una soluzione di acido acetico in acqua.
Aceto balsamico
L'aceto balsamico è un tipo di aceto invecchiato e aromatico, ottenuto dall'acetificazione del mosto d'uva e confezionato a Modena o a Reggio Emilia in ItaliaAceto di riso
I giapponesi preferiscono un aceto di riso più delicato e lo usano in molti casi per gli stessi scopi degli europei. L'aceto di riso è disponibile nelle varianti bianca, rossa e nera. Quello rosso può essere usato come sostituto dell'aceto balsamico. Alcuni tipi di aceto di riso sono zuccherati.Aceto di cocco
L'aceto della noce di cocco, prodotto dalla linfa, o "toddy", della palma da cocco, è usato frequentemente nella cucina dell'Asia sudorientale, così come in alcune cucine dell'India.Aceto di canna
L'aceto di canna, prodotto dal succo della canna da zucchero, è molto popolare nelle Filippine, ma è prodotto anche in Francia e negli Stati Uniti.Aceto di uva passa
L'aceto fatto dall'uva passa è usato nelle cucine del Medio Oriente ed è prodotto in Turchia.Aceto di birra
L'aceto fatto dalla birra ha un gusto maltato distintivo ed è prodotto in Germania, in Austria e nei Paesi Bassi. -Aceti aromatizzati
I popolari aceti di frutta includono quelli aromatizzati con i lamponi e i mirtilli. Alcuni degli aceti più esotici della frutta includono l'arancia sanguigna e la pera. Gli aceti alle erbe sono aromatizzati con erbe aromatiche mediterranee come timo e origano.Pulizia
L'aceto può essere un agente sgrassante, economico ed ecologico. L'aceto bianco è suggerito generalmente come il più adatto per la pulizia.Per esempio, miscelando una parte di aceto con quattro parti di acqua (per una soluzione più forte, una parte di aceto e una d'acqua) si ottiene un ottimo liquido per pulire le finestre. Se le finestre sembrano striate dopo il lavaggio con l'aceto, aggiungere metà-cucchiaino da tè di sapone liquido alla miscela, che rimuove il residuo ceroso lasciato dai prodotti commerciali per finestre.
Gli scarichi possono essere puliti usando una combinazione di aceto e bicarbonato di sodio. Si versi metà tazza di bicarbonato di sodio nello scolo, seguito da metà di aceto bianco. Coprire lo scarico mentre la miscela agisce, quindi risciacquare con molta acqua.
L'aceto è usato in prodotti anticalcare e in saponi per le stoviglie; inoltre funziona bene come emolliente per i tessuti; basta aggiungere solo metà tazza al ciclo di risciacquo.
Altri usi
Nell'antica Roma miscelando acqua e aceto si otteneva una bevanda detta Posca, diffusa presso il popolo ed i legionari, ritenuta dissetante e dalle proprietà disinfettanti.Nel medioevo l'aceto era uno dei pochi solventi a disposizione per la realizzazione di processi chimici. Esso era utilizzato in molte ricette tecniche come per esempio per l'amalgama dei composti o per l'estrazione dei colori per le pitture e le miniature. Odiernamente l'aceto di vino diluito in acqua, in alternativa dello specifico e più costoso acido acetico, si usa per il passaggio di arresto nei processi chimici fotografici.
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