NOME SCIENTIFICO:
Origanum vulgare
L'origano è un'erbacea perenne rustica che a maturità diviene semiarbustiva ed è sempreverde nei luoghi ove il clima è mite.
Fusto da una base legnosa dal portamento prostrato, si sviluppano i tipici fusti a sezione quadrangolare e di
colore verde rossastro che possono superare il mezzo metro di altezza; alcuni di essi portano solo foglie, mentre altri sostengono l'infiorescenza. Origanum vulgare
L'origano è un'erbacea perenne rustica che a maturità diviene semiarbustiva ed è sempreverde nei luoghi ove il clima è mite.
Fusto da una base legnosa dal portamento prostrato, si sviluppano i tipici fusti a sezione quadrangolare e di
Le foglie dell'origano sono molto aromatiche e profumano di pepe, il loro colore è un bel verde intenso, la forma ovale, con l'apice appuntito.
Di colore rosa o bianchi i fiori appaiono in estate e sono raccolti in pannocchie tondeggianti poste in cima agli steli. Le infiorescenze diffondono un profumo intenso che impregna l'aria e attira le api, sono inoltre cibo gradito dagli uccelli.
HABITAT:
L'origano cresce spontaneo sulle colline dei paesi mediterranei, lungo le siepi e nelle radure boschive ben soleggiate, fino a circa 2000 metri d'altitudine. Predilige un terreno asciutto, sassoso, calcareo.
ESPOSIZIONE:
Generalmente quest'erba ama una posizione calda e soleggiata, ove acquista maggior aroma, ma le varietà con foglie variegate o arricciate desiderano la mezz'ombra, e seccano se esposte al sole pieno.
RIPRODUZIONE:
La moltiplicazione dell'origano può avvenire per divisione dei cespi, per talea o eventualmente per semina: tutte queste operazioni vanno effettuate in primavera inoltrata, quando la temperatura è stabile e decisamente mite. Se si sceglie di seminare è bene sapere che i semi non vanno ricoperti, ma solo pressati nel terreno, e che la germinazione può richiedere molto tempo.
CRESCITA:
Ogni pianta desidera avere tutt'attorno circa una trentina di centimetri di spazio libero. E' consigliabile non concimare troppo il terreno: si otterrebbe un cespo molto sviluppato, ma poco aromatico. L'origano si adatta alla coltivazione in vaso.
RACCOLTA:
Le foglie si raccolgono, a seconda delle necessità, in ogni stagione, ma, se si devono conservare, il momento migliore per raccoglierle è prima che si aprano i fiori. Le sommità fiorite vanno invece colte tra giugno e agosto, nel momento in cui la maggior parte dei fiori è schiusa. Gli steli vanno tagliati una quindicina di centimetri al di sotto dell'infiorescenza, dove sono ancora verdi e non legnosi.
CONSERVAZIONE:
I rametti devono essiccare all'ombra, in luogo ventilato, così facendo l'aroma, anziché perdere forza, si intensificherà.
IN CUCINA:
Il sapore dell'origano è tipico della cucina mediterranea: si usa, mescolato spesso con l'aglio, per insaporire pizze, pomodori, uova, carni e formaggi. Se si desidera comunicare ai cibi arrostiti solo un leggero profumo si possono bruciare rametti di origano sul barbecue.
BELLEZZA:
Un infuso di quest'erba aggiunto all'acqua del bagno ha potere rilassante; usato per lavare i capelli li rinforza.
SALUTE:
Con l'origano, le cui proprietà terapeutiche erano conosciute e apprezzate già dagli Egizi, si fanno infusi per curare la tosse, le emicranie di origine nervosa, i disturbi dello stomaco, la depressione malinconica e il mal di mare. Un impiastro di origano allevia i dolori del torcicollo e esercita un'azione antinfiammatoria.
Generalmente quest'erba ama una posizione calda e soleggiata, ove acquista maggior aroma, ma le varietà con foglie variegate o arricciate desiderano la mezz'ombra, e seccano se esposte al sole pieno.
RIPRODUZIONE:
La moltiplicazione dell'origano può avvenire per divisione dei cespi, per talea o eventualmente per semina: tutte queste operazioni vanno effettuate in primavera inoltrata, quando la temperatura è stabile e decisamente mite. Se si sceglie di seminare è bene sapere che i semi non vanno ricoperti, ma solo pressati nel terreno, e che la germinazione può richiedere molto tempo.
CRESCITA:
Ogni pianta desidera avere tutt'attorno circa una trentina di centimetri di spazio libero. E' consigliabile non concimare troppo il terreno: si otterrebbe un cespo molto sviluppato, ma poco aromatico. L'origano si adatta alla coltivazione in vaso.
RACCOLTA:
Le foglie si raccolgono, a seconda delle necessità, in ogni stagione, ma, se si devono conservare, il momento migliore per raccoglierle è prima che si aprano i fiori. Le sommità fiorite vanno invece colte tra giugno e agosto, nel momento in cui la maggior parte dei fiori è schiusa. Gli steli vanno tagliati una quindicina di centimetri al di sotto dell'infiorescenza, dove sono ancora verdi e non legnosi.
CONSERVAZIONE:
I rametti devono essiccare all'ombra, in luogo ventilato, così facendo l'aroma, anziché perdere forza, si intensificherà.
IN CUCINA:
Il sapore dell'origano è tipico della cucina mediterranea: si usa, mescolato spesso con l'aglio, per insaporire pizze, pomodori, uova, carni e formaggi. Se si desidera comunicare ai cibi arrostiti solo un leggero profumo si possono bruciare rametti di origano sul barbecue.
BELLEZZA:
Un infuso di quest'erba aggiunto all'acqua del bagno ha potere rilassante; usato per lavare i capelli li rinforza.
SALUTE:
Con l'origano, le cui proprietà terapeutiche erano conosciute e apprezzate già dagli Egizi, si fanno infusi per curare la tosse, le emicranie di origine nervosa, i disturbi dello stomaco, la depressione malinconica e il mal di mare. Un impiastro di origano allevia i dolori del torcicollo e esercita un'azione antinfiammatoria.
CURIOSITA':
Il nome di questa pianta deriva dalla lingua greca ove "oros ganos" significa "gioia della montagna", appellativo che appare comprensibilissimo a chiunque abbia sentito i pendii di intere colline esalare il suo inconfondibile e intenso profumo. I Greci incoronavano gli sposi con ghirlande di origano, in quanto esso era ritenuto simbolo di felicità.
Il nome di questa pianta deriva dalla lingua greca ove "oros ganos" significa "gioia della montagna", appellativo che appare comprensibilissimo a chiunque abbia sentito i pendii di intere colline esalare il suo inconfondibile e intenso profumo. I Greci incoronavano gli sposi con ghirlande di origano, in quanto esso era ritenuto simbolo di felicità.
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