La piramide alimentare, ideata dal dipartimento statunitense dell'Agricoltura (USDA), ideata nel 1992, rivista e attualizzata nel 2005 con modifiche importanti (figura 2). Nella versione iniziale, uscira con Guida dietetica per gli americani, la piramide era strutturata orizzontalmente, gli alimenti erano classificati nei seguenti gruppi:
- cereali e derivati (alla base della piramide),
- legumi,
- frutta fresca,
- latte e latticini,
- carne, pesce, uova e legumi secchi,
- zuccheri e grassi (in cima alla piramide).
- arancione: cereali e derivati, in preferenza integrali,
- verde: legumi freschi,
- rosso: frutta fresca,
- gialla: olio e grassi,
- blu: latticini,
- viola: carne, pesce e legumi secchi.
In altri paesi si è conservata la struttura della vecchia piramide per il disegno di una piramide alimentare adattata al contesto nazionale; così, in Spagna sono stati proposti diversi modelli di piramide alimentare, oltre al modello tradizionale, che è stato anche aggiornato. Nell'ultimo, la piramide è divisa in due grandi settori: alto, dove sono raggruppati gli alimenti consumati occasionalmente, e il settore basso, che contiene gli alimenti di consumo quotidiano o settimanale.
La piramide alimentare è stata adattata a diversi tipi di regimi alimentari, come la dieta mediterranea o la piramide del regime vegetariano.
Nel 2007 La Facoltà di Scienze Motorie dell'Università degli Studi "d'Annunzio" di Chieti-Pescara ha sviluppato la Nuova piramide alimentare-motoria, con lo scopo di sensibilizzare la popolazione circa l'importanza dell'aspetto motorio alla pari dell'alimentazione.
Oltre la piramide alimentare, sono state proposte altre forme di aiuto grafico per l'educazione nutrizionale della popolazione, per esempio la ruota alimentare.
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