lunedì 25 aprile 2011

Ricette d'amore

Oggi, invece, voglio pubblicare un altro film riguardante la cucina: "Ricette d'amore".
Un film del 2001 in cui il cibo gioca il ruolo di terzo fondamentale protagonista del film, insieme all'interpretazione di Martina Gedeck e Sergio Castellitto.


 CLICCA QUI PER VEDERE IL FILM

Martha è una cuoca professionista, dipendente in un ristorante di una città tedesca. Poiché la raffinatezza dei suoi piatti rende il locale famoso in tutta la città, la proprietaria asseconda pazientemente lo strano carattere della donna, chiuso e volitivo, poco disponibile nei confronti del personale e sempre teso ad una maniacale cura dei particolari, ad una perfezione gastronomica non di rado eccessiva.
Martha non accetta critiche e non condivide con altri nessun aspetto della sua arte, della quale si ritiene padrona assoluta ma che totalizza però la sua esistenza, non lasciandole altro spazio per alcun tipo di rapporto umano. Conscia di questo e sofferente per la sua condizione, la bella cuoca si pone in cura da uno psicanalista.
La routinaria vita di Martha subisce però un giorno un brusco cambiamento. Sua sorella, divorziata e madre di una bambina di 8 anni, muore improvvisamente in un incidente stradale e Martha è costretta ad occuparsi temporaneamente della bambina, fin quando almeno non verrà rintracciato il padre, un italiano del quale la donna conosce a malapena il recapito in Italia. Ne risultano sconvolti non solo i tempi, incompatibili con le esigenze educative della bambina, ma anche gli affetti, i sentimenti, l'idea di sé.
Attraverso la giovane nipotina, Martha è costretta a rielaborarsi in direzioni a lei ancora sconosciute, scopre l'importanza dei legami e l'impegno che essi esigono, un impegno che lei deve sottrarre alla sua attività professionale. Sopraggiunge una crisi che mette a dura prova il rapporto tra Martha e la tollerante proprietaria del ristorante, che non licenzia la bella cuoca tedesca ma bensì le affianca uno sconosciuto cuoco italiano, Mario (Sergio Castellitto), apparentemente estraneo ai canoni dell'alta cucina accademica, ma dotato invece di una grande carica umana e sociale, che conquista da prima il resto del personale e poi la stessa nipotina di Martha che rifiuta sistematicamente le prelibatezze preparate dalla zia ma che invece divora con appettito i semplici piatti di spaghetti del cuoco.
La vitalità e la semplicità di Mario, unite ad una certa discrezione ed ad una puntuale intraprendenza, nascondono invece una raffinata maestria culinaria e aprono lentamente un varco nella personalità rigida ed arroccata di Martha, che grazie al cuoco stesso, riesce a stringersi ancor più a sua nipote della quale è finalmente pronta a riconoscere le esigenze affettive.
Ma, proprio nel momento in cui le cose sembrano volgere al meglio, in un rapporto a tre tra Martha, Mario e la bambina, che si configura equilibrato e sereno, ecco arrivare in Germania il padre della bimba pronto a prendere con sé la figlia e a portarla in Italia. Il distacco per Martha è dolorosissimo e causa di una nuova crisi interiore, dalla quale riesce a liberarsi soltanto abbandonando il ristorante.
Con l'aiuto di Mario, Martha scende in Italia per far visita alla bambina e scopre finalmente una realtà a lei congeniale, un ambiente accogliente ed umano, nel quale sceglierà di vivere e di continuare a lavorare, nell'affetto del suo cuoco italiano e di sua nipote.
Buona Visione

Nessun commento:

Posta un commento