venerdì 1 giugno 2012
Verdure non comuni
La biodiversità è un valore anche nel piatto. Se l'industria alimentare ci ha abituato a scegliere tra una sola melanzana o alcuni pomodori, ci sono tante specie rare che non troveremo mai al supermercato: ricche di principi attivi formidabili. Antiossidanti più facili da assorbire, antitumorali e regolatori del glucosio nel sangue; ma anche anticellulite, sostanze attive contro il grasso localizzato e persino contro la caduta dei capelli. La buona notizia è che i semi di queste varietà si possono trovare facilmente in commercio, e nulla ci vieta di sceglierle per il nostro giardino o balcone.
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mercoledì 30 maggio 2012
Sprechi alimentari in Italia
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Forme di Parmigiano perse col terremoto
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martedì 29 maggio 2012
S.Pellegrino Cooking Cup 2012
La 12°edizione della S.Pellegrino Cooking Cup è in programma il 22 e il
23 giugno nell’incanto della laguna di Venezia. Sarà come sempre un
grande evento che saprà coniugare due grandi passioni
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Eventi
Luca Cinalli
Luca Cinalli: grandissimo barman italiano, e oramai d'Inghilterra, alle prese con una sua creazione in vero stile inimitabile. Ha frequentato anche lui, come me, la scuola alberghiera di Villa Santa Maria.
Ora è al Nightjar di Londra ed è stato ospite speciale al bancone del City Space di Mosca.
Miglior barman d'inghilterra, tra i primi 10 al Mondo.
Ora è al Nightjar di Londra ed è stato ospite speciale al bancone del City Space di Mosca.
Miglior barman d'inghilterra, tra i primi 10 al Mondo.
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Bar
Il panino perfetto
È stata formulata dal dottor Mark Hadley, un ricercatore del dipartimento di fisica dell' Università di Warwick, che l'ha presentata qualche giorno fa in occasione della
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Informazione
venerdì 25 maggio 2012
Sergio Vineis: Ravioli di Tarassaco
I Ravioli di tarassaco e uvetta con crema di piselli e burro profumato al limone di Sergio Vineis, cuoco del Patio
di Pollone, provincia di Biella. La radice amara di tarassaco è
bilancia dalla dolcezza degli altri ingredienti. Un piatto fresco e
primaverile.
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Ricette
mercoledì 23 maggio 2012
Masayudi Kondo: Tagiolini al limone, salsa di caciucco e crostacei
I Tagliolini al limone, salsa di caciucco e crostacei di Masayuki Kondo, chef della Locanda del Pilone di Alba. Nel piatto c’è lo zampino di Antonino Cannavacciuolo di Villa Crespi a Orta San Giulio (Novara), supervisore anche dell’insegna langarola.
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Ricette
martedì 22 maggio 2012
Due meloni venduti per 12500 dollari
In Giappone, una confezione in cofanetto regalo contenente due meloni
Cantalupo è stata venduta all'asta per un milione di yen (circa 12.500
dollari) nel primo giorno della stagione.
Tuttavia, e questo è forse un segno dei tempi e dell'attuale clima economico, è meno della metà del record di tutti i tempi, registrato nel 2008, quando un paio di meloni di Yubari furono venduti all'asta per 2.500.000 yen.
Tuttavia, e questo è forse un segno dei tempi e dell'attuale clima economico, è meno della metà del record di tutti i tempi, registrato nel 2008, quando un paio di meloni di Yubari furono venduti all'asta per 2.500.000 yen.
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mercoledì 16 maggio 2012
La lattuga "spaziale"
Tempo di
raccolta all'Infinity Science Center di Hancock County (Mississippi -
USA). Ci si sta avvalendo di una tecnologia NASA per la produzione di
lattuga appositamente progettata per
crescere al chiuso, in ambienti controllati.
La verdura ha lo stesso aspetto di quella che normalmente si acquisterebbe da qualunque fruttivendolo; senonché questa lattuga è stata prodotta con acqua evaporata e la luce fornita da delle luci LED.
"Possiamo produrre un cespo di lattuga, partendo dal seme fino alle dimensioni da raccolta, in circa 35 giorni. Per produrre la stessa lattuga in ambienti esterni, sarebbero necessari dai 50 ai 60 giorni", ha riferito Joseph Graben della Innovative Imaging & Research.
La speranza è quella di produrre in futuro, lattuga e altri ortaggi come questo nello spazio, come cibo per gli astronauti che partecipano a missioni di lunga durata.
"Attualmente l’alimentazione degli astronauti consiste di cibi liofilizzati o trasformati e confezionati. L'idea di trascorrere fino a due anni in viaggio verso Marte mangiando solo questo tipo di cibi, non è esattamente piacevole", ha spiegato Graben, aggiungendo: "Si potrebbe aver voglia di qualcosa di più fresco e naturale".
"Gli alunni della Mays Prep. School a di New Orleans hanno avuto l’opportunità di raccogliere e testare il gusto della lattuga "spaziale".
"Era molto buona. E' migliore di quella che si acquista nei supermercati,” ha detto un'alunna di 9 anni. "Mi è piaciuta un sacco", ha aggiunto un suo compagno.
"Graben ha dichiarato che il più grande vantaggio dato dal coltivare cibo come questi nello spazio, consiste nel poter risparmiare un sacco di denaro. Trasportare nello spazio alimenti o qualsiasi carico necessario, costerebbe infatti circa 20.000 dollari per quasi un chilogrammo di peso.
"Invece di dover pagare per spedire un cespo di lattuga nello spazio, tutto quello che dobbiamo fare è consegnare all'equipaggio un pacchetto di semi, dal peso esiguo, e poi procedere alla coltivazione nel veicolo spaziale stesso. Di conseguenza, i costi si ridurrebbero enormemente se si coltivasse direttamente nello spazio".
I vantaggi e le possibilità di questo metodo di coltivazione altamente tecnologico sono elevatissimi, sia per quanto riguarda l'impiego nello spazio che sulla terra.
I dirigenti della Infinity riferiscono che si stanno conducendo delle ricerche anche riguardo questa tecnologia di coltivazione applicata a futuri scopi medici. I funzionari sperano di riuscire a coltivare piante che producano vaccini e altre medicine più velocemente rispetto ai metodi convenzionali.
Fonte: www.wlox.com
La verdura ha lo stesso aspetto di quella che normalmente si acquisterebbe da qualunque fruttivendolo; senonché questa lattuga è stata prodotta con acqua evaporata e la luce fornita da delle luci LED.
"Possiamo produrre un cespo di lattuga, partendo dal seme fino alle dimensioni da raccolta, in circa 35 giorni. Per produrre la stessa lattuga in ambienti esterni, sarebbero necessari dai 50 ai 60 giorni", ha riferito Joseph Graben della Innovative Imaging & Research.
La speranza è quella di produrre in futuro, lattuga e altri ortaggi come questo nello spazio, come cibo per gli astronauti che partecipano a missioni di lunga durata.
"Attualmente l’alimentazione degli astronauti consiste di cibi liofilizzati o trasformati e confezionati. L'idea di trascorrere fino a due anni in viaggio verso Marte mangiando solo questo tipo di cibi, non è esattamente piacevole", ha spiegato Graben, aggiungendo: "Si potrebbe aver voglia di qualcosa di più fresco e naturale".
"Gli alunni della Mays Prep. School a di New Orleans hanno avuto l’opportunità di raccogliere e testare il gusto della lattuga "spaziale".
"Era molto buona. E' migliore di quella che si acquista nei supermercati,” ha detto un'alunna di 9 anni. "Mi è piaciuta un sacco", ha aggiunto un suo compagno.
"Graben ha dichiarato che il più grande vantaggio dato dal coltivare cibo come questi nello spazio, consiste nel poter risparmiare un sacco di denaro. Trasportare nello spazio alimenti o qualsiasi carico necessario, costerebbe infatti circa 20.000 dollari per quasi un chilogrammo di peso.
"Invece di dover pagare per spedire un cespo di lattuga nello spazio, tutto quello che dobbiamo fare è consegnare all'equipaggio un pacchetto di semi, dal peso esiguo, e poi procedere alla coltivazione nel veicolo spaziale stesso. Di conseguenza, i costi si ridurrebbero enormemente se si coltivasse direttamente nello spazio".
I vantaggi e le possibilità di questo metodo di coltivazione altamente tecnologico sono elevatissimi, sia per quanto riguarda l'impiego nello spazio che sulla terra.
I dirigenti della Infinity riferiscono che si stanno conducendo delle ricerche anche riguardo questa tecnologia di coltivazione applicata a futuri scopi medici. I funzionari sperano di riuscire a coltivare piante che producano vaccini e altre medicine più velocemente rispetto ai metodi convenzionali.
Fonte: www.wlox.com
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lunedì 14 maggio 2012
Scoperta sulla batteriosi dei Kiwi
La
domanda sempre più ricorrente dal 2008, per tutti gli operatori della
filiera Actinidia/Kiwi, oggi, trova risposta concreta. Lo studio, è
stato sviluppato dal Gruppo di Fitobatteriologia del Dipartimento di
Scienze e Tecnologie per l'Agricoltura, le Foreste, la Natura e
l'Energia, DAFNE, dell’Ateneo di Viterbo ed è stato coordinato dal Prof.
Giorgio M. Balestra e dal Prof. Boris A. Vinatzer della Virginia Tech
University, USA. |
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Work in progress...
Salve a tutti.
Sono stato molto impegnato, purtroppo, negli ultimi mesi, quindi mpossibilitato dal poter postare notizie sul blog. Riprenderò il mio percorso di informazione in quanto, oltre al trasmettere novità, o comunque di accrescere il sapere di chi volontariamente o per caso si trovi a leggere, ne traggo io stesso una fonte di continuo aggiornamento riguardante la cucina, e non solo.
Colgo l'occasione per rinnovare, ulteriormente, i miei saluti a tutti.
Sono stato molto impegnato, purtroppo, negli ultimi mesi, quindi mpossibilitato dal poter postare notizie sul blog. Riprenderò il mio percorso di informazione in quanto, oltre al trasmettere novità, o comunque di accrescere il sapere di chi volontariamente o per caso si trovi a leggere, ne traggo io stesso una fonte di continuo aggiornamento riguardante la cucina, e non solo.
Colgo l'occasione per rinnovare, ulteriormente, i miei saluti a tutti.
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