In Italia si spreca molto. I soldi pubblici, l'acqua e
anche il cibo. Nel 2010 ogni italiano ha buttato via 27 chilogrammi di
alimenti ancora commestibili, 8,8 milioni di tonnellate in tutto, il 10%
del totale europeo. Una perdita di 454 euro a famiglia. Questi dati
emergono da uno studio inedito sul tema "Spreco del cibo", curato dal Barilla Center 1.
I risultati verranno analizzati mercoledì 23 maggio alle 17.00 a
Milano in occasione del webinar
internazionale dal titolo "Spreco
alimentare: come ridurlo dal campo alla tavola". Il tema sarà
l'emergenza alimentare che il pianeta sta affrontando e la riduzione dei
consumi come modo di risolverla: quasi un miliardo di persone, infatti,
sono ancora sottonutrite, mentre in molti Paesi la quantità di cibo non
consumata è altissima.
I numeri dello spreco.
Secondo le stime Adoc, mediamente le famiglie italiane buttano il 35%
dei prodotti freschi, il 19% del pane e il 16% di frutta e verdura. Il
fenomeno però non si limita alle sole famiglie. Se si considera l'intero
percorso di produzione di alimenti, dai campi ai supermercati lo spreco
sale a 20 milioni di tonnellate. Al giorno, ognuno dei 600 ipermercati
della penisola butta 250 chilogrammi cibo, perché vicino alla data di
scadenza o per ragioni estetiche. Questo costa al Paese più di dieci
miliardi di euro nel settore agricolo, 1,2 miliardi nell'industria
alimentare e 1,5 miliardi nella distribuzione. Per un totale di quasi 12,7 miliardi di euro l'anno.
Il ruolo della crisi.
Una perdita che negli ultimi tempi risulta più contenuta in conseguenza
della crisi, che ha modificato le abitudini delle famiglie. Tre
italiani su quattro prestano maggiore attenzione alla spesa rispetto al
passato per risparmiare di più, con una conseguente riduzione degli
sprechi del 57%. Secondo un'indagine di Coldiretti-SGW relativa al 2011,
oltre a una spesa più oculata, le altre azioni messe in pratica per
ridurre gli sprechi sono diminuire le quantità acquistate (31%),
utilizzare gli avanzi nei propri pasti (24%), fare più attenzione alle
date di scadenza (18%).
I relatori. Al seminario online, che potrà essere seguito in streaming sul sito www.barillacfn.com 2,
parteciperanno Andrea Segre, presidente di Last Minute Market e preside
della Facoltà di Agraria dell'Università di Bologna, Jean Schwab, capo
del National Food Recovery Initiative dell'Agenzia per la Protezione
dell'Ambiente (EPA) degli Stati Uniti d'America, e Tristram Stuart,
scrittore e attivista inglese. Stuart è uno dei sostenitori della
filosofia freegan, uno stile di vita anticonsumista per
combattere gli sprechi limitando il consumo di risorse. Nel 2009 e nel
2011 ha organizzato la campagna www.feeding5k.org 3,
con la quale è stato possibile offrire a 5.000 persone un pranzo
gratuito usando solo alimenti che altrimenti sarebbero andati sprecati.
Nel suo libro Sprechi. Il cibo che buttiamo, che distruggiamo, che potremmo utilizzare,
Stuart ha mostrato che i Paesi occidentali sprecano fino a metà del
loro cibo e che affrontare questo problema è uno dei modi più semplici
per ridurre la pressione sull'ambiente e sull'offerta globale
alimentare.
Fonte:www.repubblica.it
Nessun commento:
Posta un commento