martedì 24 maggio 2011

Ode alla creazione

Ode alla crezione: Dom Pérignon e El Bulli, insieme per la cena di chiusura del celebre ristorante spagnolo e per l’apertura della Fondazione El Bulli Libertad para Crear
Venerdì 6 maggio, Roses. Per la prima ed ultima volta, Ferran Adrià ha aperto le porte del suo mitico ristorante El Bulli ad un altro celebre creatore: Dom Pérignon.

Per celebrare le intime affinità, Ferran Adrià e Richard Geoffroy, Chef de Cave Dom Pérignon, hanno curato insieme l’ultima cena del ristorante El Bulli, la cui chiusura è prevista alla fine di luglio 2011. Sei preziose annate Dom Pérignon, selezionate dallo Chef de Cave – Vintage 1969, 1973, 1976, Rosé 1990, 1996 e 2002 –, hanno accompagnato 47 piatti firmati Ferran Adrià, per un totale di 4.000 passaggi. Un viaggio sensoriale unico, un connubio di sensi e intelletto dai contrasti inaspettati e dai paradossi sorprendenti.
La cena ha rappresentato il contributo di Dom Pérignon alla fondazione di Ferran Adrià – Fondazione El Bulli: Libertad para Crear – basata sul concetto di libertà della creazione, principio da sempre condiviso dalla Maison. La fondazione aprirà nel 2014 come centro di creazione e ricerca culinaria ed esplorerà il legame tra gastronomia, design, arti visive e architettura, con uno spettro di indagine su sensazioni ed emozioni al di là del cibo,  totalmente affine alla vision di Dom Pérignon
 
Ferran Adrià e Richard Geoffroy hanno dato vita ad un nuovo rituale di gusto ed emozione. L’uno ha sviluppato la cucina contemporanea mixando design e sapori. L’altro ha esaltato l’arte dell’assemblage, componendo eccezionali annate Dom Pérignon.
50 chef coinvolti per 50 invitati. Presenti alla cena nomi illustri di fama internazionale, tra cui Marc Newson, Heather Graham, Ozwald Boateng, Rosamund Pike.
“E’ stata una serata memorabile. L’unione del talento di due creatori quali Ferran Adrià e Richard Geoffroy ha permesso di realizzare un percorso sensoriale di rara perfezione” afferma Daniel Lalonde, Presidente e CEO Dom Pérignon.

Fonte: www.chefdicucinamagazine.com

Nessun commento:

Posta un commento